Description
Era un abito che sembrava nato da una nota musicale interrotta a metà, eppure perfettamente intonata. Nulla in lui era simmetrico, e proprio per questo tutto era in equilibrio. Il tessuto – una costina sottile in misto viscosa – si muoveva con la morbidezza delle intenzioni non dichiarate, quelle che si leggono negli occhi prima ancora che nelle parole.
Avvolgeva il corpo come un’idea chiara: definita, ma non rigida. C’era forza in quella trama elastica, come in certe carezze che trattengono più di quanto rilascino. La linea seguiva il corpo senza domarlo, lo accompagnava, lo elevava. Era lungo il giusto per lasciare spazio al gesto, alla camminata, alla presenza.
Ma era nello scollo che l’abito svelava il suo vero carattere. Non cercava approvazione: la scavalcava. Un taglio asimmetrico, pensato con la stessa logica con cui si disegna una fuga di Bach, lasciava una spalla scoperta, nuda, vulnerabile e insieme fortissima. L’altra, invece, si copriva con garbo, ma si apriva appena con una goccia: una piccola ferita luminosa nella trama, lì dove il tessuto decideva di respirare. Nessun eccesso. Solo il necessario.
Sulla spalla coperta, i bottoni dorati facevano da interpunzione. Dettagli preziosi, non per brillare, ma per affermare: FC. Flavio Castellani. Non un marchio ostentato, ma un’impronta. Come chi firma un’opera, sapendo che parlerà da sola.
Le maniche, lunghe, seguivano il disegno con la disciplina delle cose ben fatte. Nessun fronzolo, nessuna distrazione. Ogni punto, ogni cucitura, sembrava dire: “so esattamente cosa sto facendo”.
Era un abito nato per chi entra senza bussare, per chi sceglie ogni giorno se mostrarsi o nascondersi. Perché, in fondo, la vera eleganza è sapere quando farlo. E quando no.
COLORE
PANNA
TESSUTO
72% viscosa
28% poliestere
Made in italy
SKU:
I25CE3335A@022_@@40___
