GIACCA PRAGA

Era la compagna perfetta del pantalone, ma sapeva reggere la scena da sola.
La giacca crop, con taglio sartoriale e anima contemporanea, era tutto fuorché un capo di passaggio: era un punto esclamativo. Una dichiarazione netta, precisa, pronunciata con stile. Cortissima, sì — ma carica di carattere.

Il suo taglio era asciutto, deciso, costruito per evidenziare la linea della vita e aprirsi in ampiezza sulle spalle, come fanno certi gesti sicuri, imparati col tempo. Il doppio petto ne scandiva il ritmo frontale: un gioco di simmetria e struttura, che rendeva ogni chiusura un gesto preciso. A tenerlo, bottoni oro lucenti, cesellati con le iniziali FC — Flavio Castellani — come piccoli sigilli che illuminavano la superficie con sobria intensità. Gli stessi bottoni tornavano sulle maniche, quasi a voler chiudere il disegno con coerenza perfetta, come una firma in calce.

Il collo reverse, ampio, si apriva sul busto con eleganza architettonica.
Né troppo rigido, né eccessivamente morbido: semplicemente bilanciato. Incorniciava il volto, lasciava spazio a una camicia, a una pelle nuda, o a un colletto appena accennato — a seconda di come si voleva raccontare chi la indossava.

La fantasia?
Un piccolo quadretto regolare, raffinato, senza tempo. Una geometria gentile che dava profondità al tessuto, trasformando un capo dalla costruzione forte in qualcosa di sorprendentemente leggero. Il disegno non sovrastava, ma accompagnava: era lì per aggiungere ritmo, per sussurrare identità.

Indossata con il suo pantalone, formava un completo capace di affrontare una riunione, una serata, un’occasione imprevista. Ma bastava abbinarla a una gonna o a un denim per cambiarne totalmente il tono.
Perché questa giacca era trasformista, ma mai neutra.
Era costruita per adattarsi, ma non per passare inosservata.

Un capo che unisce classicismo sartoriale e modernità urbana.
Tagliata corta, ma pensata in grande.
Come tutte le cose che durano.

COLORE

QUADRO

TESSUTO

31% viscosa

66% poliestere

3% elastane

Made in Italy